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Cronaca

Orrore a Torino, ragazzina di 13 anni incinta del padre: il racconto shock

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Orrore a Torino, dove una ragazzina di 13 anni è rimasta incinta del padre. Infatti la giovane vittima avrebbe subito abusi in famiglia da parte del genitore, anche quando lei era ricoverata in ospedale per il parto.

A raccontare questa macabra vicenda è stata la stessa vittima, che insieme alla mamma si recò all’ospedale Sant’Anna di Torino per mettere al mondo il frutto di quella violenza. L’uomo è un cittadino filippino di 45 anni, incensurato e arrivato in Italia una decina di anni fa, oggi in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della 13enne e maltrattamenti verso la moglie e gli altri figli minori.

Tuttavia anche la mamma risulta essere indagata, poiché secondo la Procura di Torino la donna sapeva dell’orrore che si consumava in casa sua, ma non avrebbe fatto nulla per fermarlo.

Secondo il racconto fornito agli inquirenti, la giovane quando arriva in ospedale è evasiva quando le chiedono chi fosse il padre, rispondendo che si trattava di un compagno di scuola, altre volte di un conoscente. A quel punto gli agenti della Polizia Giudiziaria piazzano delle telecamere nella stanza dov’era ricoverata e nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2023 scoprono la verità: l’uomo si introduce in camera della figlia e si infila sotto le lenzuola, costringendola ad avere un rapporto sessuale.

Pertanto sono subito scattate le manette, poiché arrestato in flagranza di reato. Poi l’esame del Dna sul feto conferma che è lui il padre del bambino, nato ad agosto e dato in adozione.

Cronaca

SANT’ANTIMO. Voti e Camorra. Condannati i fratelli dell’ex Senatore Cesaro e l’Ing. Claudio Valentino

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SANT’ANTIMO – Nella giornata di ieri, i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno emesso 21 condanne di colpevolezza nel processo per accordi politico mafiosi al comune di Sant’Antimo, con al centro anche le figure di Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratello dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, noto alla storia come Giggin ‘a purpett.

Antimo Cesaro è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, mentre Aniello e Raffaele Cesaro hanno ricevuto una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno.

Condannato anche il dirigente comunale, originario di Casagiove e attivo in passato anche nei comuni di Villa Literno e Orta di Atella, Claudio Valentino.

L’ingegnere casertano, ritenuto l’interfaccia del clan Puca nell’Ufficio Tecnico di Sant’Antimo era imputato per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.

Valentino è stato condannato a 13 anni.

Assolto, invece, Corrado Chiariello, ex candidato sindaco a Sant’Antimo.

le condanne:

Pasquale Puca: 5 anni e 6 mesi; Luigi Abbate: 5 anni e 6 mesi; Cesario Bortone: 13 anni e otto mesi; Nello Cappuccio: 11 anni e 5 mesi; Francesco De Lorenzo: 16 anni e sette mesi; Raffaele Di Lorenzo: 8 anni e 7 mesi;
Francesco

Di Spirito: 10 anni e 5 mesi; Raffaele Femiano: 11 anni e 10 mesi; Ferdinando Pedata: 4 anni; Camillo Petito: 15 anni e 2 mesi; Lorenzo Puca: 13 anni e 6 mesi; Luigi Puca (classe 1962): 11 anni; Luigi Puca, classe 1995: 11 anni e 6 mesi; Alessandro Ranucci: 9 anni e 3 mesi; Filippo Ronga: 13 anni e 8 mesi; Agostino Russo: 15 anni e 9 mesi;
Francesco Scarano: 13 anni e 4 mesi.

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Cronaca

Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage

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All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli,  napoletano, classe 1977.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento

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Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

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12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

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